MSX IS STILL ALIVE
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BREVE RITRATTO DEL MSX
L’MSX (sigla di Machines with Software eXchangeability) è uno standard informatico per un gruppo di home computer sviluppato in Giappone e prodotto tra il 1983 e il 1995, trovando diffusione soprattutto in Asia, Europa e Sudamerica.
Fu concepito da Kazuhiko Nishi, con l’intento di creare delle linee guida comuni per la costruzione di computer compatibili da parte di diversi produttori. All’epoca era una mossa innovativa, contrapposta alla situazione dei primi anni ’80, quando i maggiori marchi producevano sistemi chiusi e tra loro incompatibili
L’esatto significato dell’abbreviazione è stato per diverso tempo motivo di dibattito. Nishi, in un’intervista rilasciata durante una sua visita a Tilburg nei Paesi Bassi nel 2001, dichiarò che MSX stava per “Machines with Software eXchangeability” (macchine con software interscambiabile).
Complessivamente si stima che ne siano stati venduti circa 9 milioni di esemplari, di cui 7 nel solo Giappone.
Il marchio MSX e i relativi diritti appartengono, fin dal 1983, alla MSX Association, e dal 2008 alla MSX Licensing Corporation il cui amministratore è Kazuhiko Nishi, società che gestisce i marchi, i loghi e i diritti dell’MSX.
Caratteristiche tecniche
Ispirati dal successo del VHS come standard per i videoregistratori, molti produttori hardware giapponesi, coreani (Samsung, Daewoo, Goldstar), sudamericani (Gradiente, Talent) ed europei (Philips, Schneider, Phonola, Fenner, Radiola, Olimpya, Vestel), oltre allo statunitense Spectravideo, costruirono e promossero i computer MSX. Qualsiasi software o dispositivo che recasse il logo MSX era compatibile con i prodotti sviluppati da altri produttori aderenti al progetto. Lo standard consisteva principalmente in un insieme di componenti che erano già disponibili per i produttori di computer: la CPU principale è uno Zilog Z80 operante alla frequenza di 3,58 MHz; la grafica è fornita dal chip Texas Instruments TMS9918A, già usato nel TI-99/4A, con 16 KB di VRAM dedicata; l’audio è fornito dal chip sonoro YM2149F, che controlla parzialmente anche le operazioni di input/output; il controllo delle interfacce di I/O parallelo, come la gestione della tastiera, è affidato a un Intel 8255 PPI (Programmable Peripheral Interface).
In realtà, nessuno di questi componenti rappresentava qualcosa di particolarmente avanzato, ma si trattava comunque di specifiche ragionevoli per costruire una buona macchina nel 1982 quando Nishi propose lo standard, e già condivise da altri sistemi di quel periodo, come l’home computer Coleco Adam (per il quale in seguito fu proposto anche un emulatore MSX software grazie al quale alcuni software potevano girare anche su questa macchina) o la console Sega SG-1000. Per ridurre i costi molti produttori utilizzavano un processore personalizzato detto “MSX-Engine”, che integra in un unico chip alcuni dei componenti dei sistemi MSX quali il PPI, il chip sonoro compatibile YM2149 oltre ad altri componenti, a volte anche la stessa CPU Z80. Nonostante l’idea alla base di queste specifiche fosse quella di contenere i costi, quasi tutti i computer MSX usavano una tastiera professionale al posto di una più economica tastiera con tasti in gomma, per cui alla fine il costo delle macchine saliva nuovamente. L’uso di questi componenti, insieme all’MSX-DOS di Microsoft, rendevano gli MSX dei buoni e competitivi home computer, anche se più cari delle offerte della concorrenza. L’architettura dei computer era basata su uno standard comune e le poche differenze erano apportate principalmente dai singoli produttori. Il sistema operativo MSX-DOS per la gestione dei dischi era compatibile con il CP/M ed era molto simile all’MS-DOS; in particolare era compatibile con diversi software della sua controparte più famosa (l’MS-DOS), fra cui il dBase II, il Turbo Pascal versione 3 e WordStar, ed inoltre era implementata una particolate versione di BASIC, l’MSX BASIC.
Poiché il comparto video originale dell’MSX 1 ha la risoluzione della modalità testuale limitata a 40×25 caratteri, vennero creati dei kit d’espansione che aggiornavano il display ad 80×25 caratteri, dando all’MSX un aspetto più professionale.
Evoluzione dello standard
L’MSX conobbe diverse evoluzioni nel corso degli anni: il primo MSX poi distinto come MSX1 o MSX 1 (1983), MSX2 o MSX 2 (1986), MSX2+ o MSX 2+ (1988) ed MSX Turbo R (1990-1995). Le prime tre erano computer a 8 bit basati sul microprocessore Zilog Z80, mentre nell’MSX turbo R a questa CPU, che veniva mantenuta onde assicurare la compatibilità con i modelli precedenti, veniva affiancato un ASCII R800, processore derivato dallo Zilog Z800 a 16 bit.
L’MSX2 fu poco supportato in Occidente; l’MSX2+ fu diffuso solo in Giappone e prodotto solo da Sony, Panasonic e Sanyo[10]. Il Turbo R fu introdotto nel 1990, ma non ebbe un grande successo, poiché fu prodotto solo da Panasonic esclusivamente per il mercato giapponese e, soprattutto, non fu molto supportato dalle case produttrici di software.
MSX1
- Processore: Zilog Z80A con frequenza di 3,576 MHz
- ROM: 32 kB
- BIOS (16 kB)
- MSX BASIC V1.0 (16 kB)
- RAM: da un minimo di 16 kB ad un massimo di 64 kB, e con opportune cartucce e software poteva gestire fino a 1 MB (in Europa vennero commercializzati solo modelli con 32, 48 e 64 kB di RAM)
- Processore Video: Famiglia Texas Instruments TMS9918
- Video RAM: 16 kB
- Modalità testo: 40×24 e 32×24 caratteri
- Risoluzioni grafiche: 256×192 pixel e 64×48 pixel a 16 colori scelti da una tavolozza di 16, con la limitazione che ogni area orizzontale di 8×1 pixel può avere solo 2 colori.
- Sprite: 32 sprite a 1 colore, massimo 4 sprite per linea orizzontale
- Chip sonoro: General Instrument AY-3-8910 (PSG)
- 3 canali ad onda quadra + rumore bianco.
- Inviluppo ADSR programmabile.
- Tonalità selezionabile con una risoluzione di 12 bit.
- Vari videogiochi in cartuccia contenevano anche un chip aggiuntivo SCC o SCC+, che aggiungeva altri 5 canali sonori oltre ad implementare la logica di mappatura della memoria necessaria ad interfacciare ROM di dimensioni fino a 4 Mbit. Ogni canale è pilotato da un sample di 32 byte che ne definisce la forma d’onda. La differenza tra le due versioni è che nella prima i canali 4 e 5 condividono un solo sample di 32 byte, mentre nella seconda i 5 canali sono tutti indipendenti.
MSX2
- Processore: Zilog Z80A con frequenza di 3,576 MHz
- ROM: 48 kB
- BIOS + Extended BIOS (32 kB)
- MSX BASIC V2.0 (16 kB)
- DiskROM (16 kB) (opzionale)
- RAM: da un minimo di 64 kB sino a 256 kB, e potevano essere gestiti fino a 4 MB (le versioni europee erano di solito dotate di 128 kB, mentre le versioni giapponesi avevano più spesso soli 64 kB)
- Processore Video: Yamaha V9938
- Video RAM: minima 64 kB – molte macchine montavano 128 kB, con i quali si attivavano nuovi modi grafici, ed era inoltre possibile montare addirittura 192 KiB (in quest’ultimo caso non si avevano ulteriori nuovi modi grafici, ma il processore video impiegava la memoria aggiuntiva come secondo buffer per alcune modalità bitmap)
- Modalità testo: 80×24 e 32×24 caratteri
- Risoluzione: il modo più utilizzato era il 256×212 pixel a 16 colori scelti senza limitazioni da una tavolozza di 512 – con 128 kB di Video RAM diventavano disponibili anche un modo 512×212 pixel a 16 colori da una tavolozza di 512, ed un modo 256×212 con 256 colori su schermo (tavolozza fissa di 256 colori) che funzionava solo con pixel statici ma consentiva comunque di creare immagini fisse di notevole impatto per l’epoca.
- Risoluzione massima: 512×424 pixel interlacciati (16 colori da una palette di 512) e 256×424 pixel interlacciati (256 colori)
- Sprite: 32, a 16 colori, massimo 8 per linea orizzontale
- Chip sonoro: General Instrument AY-3-8910 (PSG)
- 3 canali + rumore bianco
- Una certa diffusione ebbero i moduli aggiuntivi Philips MSX Audio e Panasonic FM-PAC (conosciuto anche come MSX Music), che erano rispettivamente un chip Yamaha OPL-1 (MSX Audio) e la sua versione “light” OPLL (MSX Music) – entrambi aggiungevano 9 canali FM Stereo, dando alla macchina capacità sonore in grado di rivaleggiare con quelle del Commodore Amiga. La versione giapponese FM-PAC / MSX Music verrà poi prevista di serie per il successivo standard MSX2+. Naturalmente, come già per l’MSX, l’MSX2 poteva utilizzare anche i chip audio aggiuntivi SCC ed SCC+.
- Clock chip
MSX2+
- Processore: Zilog Z80A con frequenza di 3,576 MHz
- ROM: 64 kB
- BIOS + Extended BIOS (32 kB)
- MSX BASIC V3.0 (16 kB)
- Opt-ROM/Kanji Basic (16 kB)
- DiskROM (16 kB) (opzionale ma presente in tutti i computer prodotti)
- Kun-BASIC (16 kB) (opzionale)
- Kanji ROM (opzionale ma presente in tutti i computer prodotti)
- RAM: minima 64 kB, tipicamente 128 kB, di norma potevano avere fino a 4 MB
- Processore Video: Yamaha V9958
- Video RAM: 128 kB
- Modalità testo: 80×24 e 32×24 caratteri
- Risoluzione: 512×212 pixel (16 colori da una palette di 512) e 256×212 pixel (19268 colori YJK)
- Risoluzione massima: 512×424 pixel interlacciati (16 colori da una palette di 512) e 256×424 pixel interlacciati (19268 colori YJK)
- Sprite: 32, a 16 colori, massimo 8 per linea orizzontale
- Registri per scrolling orizzontale e verticale (scrolling hardware)
- Chip sonoro: General Instruments AY-3-8910 (PSG)
- 3 canali + rumore bianco
- Chip sonoro aggiuntivo: Yamaha YM2413 (OPLL) (MSX-Music)
- 9 canali FM o 6 canali FM + 5 per effetti batteria
- 15 strumenti preimpostati + 1 personalizzabile
- Clock chip
MSX Turbo R
Venne commercializzato solo in Giappone nonché prodotto solo ed esclusivamente da Panasonic.
- Processore primario: R800 a 16 bit, architettura RISC, frequenza operativa di 7,16 MHz generata da un master clock di 28,636 MHz (la CPU è circa 4 volte più veloce rispetto ad uno Z80 di pari frequenza operativa, inoltre è possibile portarla a 10 MHz tramite sostituzione del master clock con uno da 40 MHz)
- Processore secondario: Zilog Z80A con frequenza di 3,576 MHz (per compatibilità con le piattaforme MSX1 e MSX2)
- ROM: 96 kB
- BIOS + Extended BIOS (48 kB)
- MSX BASIC V4.0 (16 kB)
- DiskROM (16 kB)
- Kun-BASIC (16 kB)
- Kanji ROM (256 kB)
- Firmware (4 MB)
- RAM: 256 kB (FS-A1ST) o 512 kB (FS-A1GT), 4 MB come massimo
- Con aggiunti 16 kB di memoria SRAM (che si manteneva anche dopo lo spegnimento, grazie ad una batteria)
- Processore Video: Yamaha V9958
- Video RAM: 128 kB
- Modalità testo: 80×24 e 32×24 caratteri
- Risoluzione: 512×212 pixel (16 colori da una palette di 512) e 256×212 (19268 colori YJK)
- Risoluzione massima: 512×424 pixel interlacciati (16 colori da una palette di 512) e 256×424 pixel interlacciati (19268 colori YJK)
- Sprite: 32, 16 colori, massimo 8 per linea orizzontale
- Registri per scrolling orizzontale e verticale (scrolling hardware)
- Chip sonoro: General Instruments AY-3-8910 (PSG)
- 3 canali + rumore bianco
- Chip sonoro aggiuntivo: Yamaha YM2413 (OPLL) (conosciuto anche come “MSX Music”)
- 9 canali FM o 6 canali FM + 5 per effetti batteria
- 15 strumenti preimpostati + 1 personalizzabile
- Chip sonoro aggiuntivo: PCM
- 8 bit a singolo canale (senza DMA), massimo 16KHz
- Microfono incorporato
- MIDI in/out (solo nel modello FS-A1GT)
- Clock chip
- unità dischi da 3,5″
Periferiche
I sistemi MSX generalmente non offrivano un’unità floppy disk integrata, per cui i giochi erano pubblicati principalmente su cartuccia e su cassetta. Le unità dischi erano disponibili sotto forma di cartucce di espansione contenenti l’interfaccia hardware per la gestione dei drive e una ROM che estende il BIOS del computer (l’interfaccia software), connesse a un case esterno contenente il drive. In Europa e Giappone il formato più diffuso era quello da 3½”. In Giappone alcuni sistemi MSX1 integravano un’unità da 3½”, come il Matsushita (Panasonic) CF-3000. In Sud America molti sistemi usavano i floppy disk da 5¼”, ma questo formato fu altrimenti minoritario. La Philips, oltre ai consueti drive da 3½”, produsse l’insolito lettore Quick Drive, più economico e basato su dischi da 2,8″ prodotti dalla Mitsumi[11], ma questo formato rimase molto raro.
I computer MSX2 furono distribuiti nel 1985: questi sistemi offrivano spesso (ma non sempre) un’unità da 3½” integrata e, di conseguenza, il supporto più popolare per i giochi divenne proprio questo formato.
I floppy da 3½” formattati con un MSX sono compatibili direttamente con l’MS-DOS per via dello stesso file system usato, anche se alcuni dettagli sono diversi, come il codice del settore di boot e il sistema per segnare i file cancellati. Derivando dall’MS-DOS 1, anche l’MSX-DOS 1 non ha il supporto per le sottocartelle.
Fonte : WIKIPEDIA
INTERVISTA AD ANDREA GASPARRINI DI GAMECAST
ANDREA GASPARRINI di GAMECAST autore di giochi amatoriali per MSX 1 & 2 , mi concede gentilmente una piccola intervista! Lo ringrazio per la gentilezza e la cortesia!
01 – Parlaci un poco di te e di GAMECAST
02 – Come mai la scelta del masx 1 e msx 2, data la scarsissima diffusione in italia?
03 – Pensi che msx meritasse piu successo?
04 – Si puo considerare l’msx l’home computer asiatico per eccellenza
05 – Fai tutto da solo come ai tempi di programmatori come Andrew Bradybook ( C64 ) ?
06 – Ho notato che molti giochi msx assomigliano allo spectrum, colpa dei programmatori pigri o dell’archittetura simile ?
07 – Lo scrolling fluido e’ un problema come su Amstrad Cpc ?
08 – Quali sono i progetti sviluppati?
09 – Quali sono quelli in corso?
10 – I tuoi giochi sono gratuiti??
11 – Hai mai pensato di tenere un diario di sviluppo?
12 – Quali dei tuoi progetti consideri quello piu importante ed impegnativo ?
13 – Quale ritieni i punti di forza dei tuoi giochi?
14 – Cosa vorresti migliorare?
15 C’e’ una community in italia di suppoters Msx?
16 – Che ne pensi della difficoltà nei videogiochi ? Accessibili a tutti o impossibili alla Dark Souls
17 – Pensi che sia tempo perso creare giochi per una piattaforma che non esiste piu a livello commerciale?
18 – Ti Ho scoperto per caso per un commento su un gioco C64 . Pensi serva una migliore visibilità per questi progetti ?
Saluti
GameCast Entertainment
RINGRAZIO VIVAMENTE ANDREA GASPARRINI PER LA PICCOLA INTERVISTA!
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