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UNA STORIA DI RAGAZZI E RAGAZZI, GIOCHINI E GIOCATTOLI
Cari lettori di PLAYRETRO.IT il vostro eroe di quartiere LittlePellizza stava pulendo la sua stanza dopo anni e ha trovato sotto tonnellate di polvere ( solo quella ) uno dei primi manga erotici softcore approdati in italia!
Parliamo di : YO YO YO pubblicato in via ufficiale in Italia dalla News Marketsotto nel lontano 1991 nelle edicole italiane
CONTENUTI ARTICOLO
SCHEDA
YO YO YO ( Omocha no Yo Yo Yo) |
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Genere | Manga erotico Softcore |
Titolo Kanjii | オモチャのYoYoYo |
Data di pubblicazione | Japan: 1991 ![]() |
Autore | Kosuke Yamada |
Editore | Akita Shoten |
Categoria | Shounen Pubblico Adulto |
Volumi | 4 |
Serializzato | Gekkan Shounen Champion |
Disegni | Kosuke Yamada |
YO YO YO ( Omocha no Yo Yo Yo) è un manga erotico softcore scritto e disegnato da Kosuke Yamada e pubblicato nel 1991 da Akita Shoten. In italia pubblicato da News Market nel circuito fumetterie ed edicole sull’onda del periodo godereccio senza censure 😽😽😽😽 in 6 volumi ( 4 in originale)
STORIA
Juzo Bandai è l’unico studente maschio iscritto alla “Scuola privata Nintendo”. Frequentare una scuola interamente femminile è il sogno di qualunque ragazzo, ma la realtà si dimostra presto ben diversa per il nostro Juzo, che è continuamente tormentato dalle maliziose compagne di classe. Innanzitutto gli affibiano il sopprannome di Tomy perchè trovano che sia più adatto ad un giocattolo e da tale lo trattano. Tutte tranne la pudica Shinobu, della quale Juzo si innamora senza che la sua timidezza gli permetta di dichiararsi.
E Juzo passa le proprie giornate tra mutandine inavvertitamente esibite, culetti troppo scoperti e seni acerbi che finiscono accidentalmente nelle sue inesperte mani. Potrebbe sembrare una bella fortuna ma è invece il gran tormentone di Juzo Bandai.
PROTAGONISTI
Juzo Bandai Aka Tomy
Tipico studente imbranato impacciato e vergine, unico iscritto maschile alla scuola “Scuola privata Nintendo. Per la sua ingenuità verrà bersagliato dalle compagne, in particolare AYA , che lo metterranno a disagio in ogni occasione possibile.L’unica che lo tratta da amico e’ la pudicissima Shinobu di cui il protagonista si innamorera’.
Shinobu Kawada
La comapgna di classe di Juzo, pudicissima ed edulcorata.L’unica che non si mostra mai discinta ( almeno senza farlo apposta) e di cui il protagonista si innamora.Insomma una suora
Aya Nomura
Di tutte le compagne e’ quella che gode a mettere a disagio il nostro protagonista in un turbinio di tette e culi mostrati con nonchalance
Taito Konami
Figlio della vicina di casa, l’opposto di Juzo.Nonostante l’età estroverso e già interessato alle ragazze
COVER JAPAN
COVER ITALIANE ( LA MIA COLLEZIONE)
AUTORE
Yamada (nato nel 976 nella Prefettura di Fukuoka, Giappone) è un autore che ha sempre privilegiato le tematiche e sottilmente morbose con particolare riguardo il voyeurismo , il feticismo della biancheria intima e le tematiche adolescenziali.Olre a “YO YO YO”, ha realizzato altri manga decisamente più adulti senza pero’ farsi mancare minimi dettagli eccitantinti, un top scollato , un reggiseno che sporge o le mutandine bianche che si vedono per caso.
CURIOSITA’
- Molti dei personaggi han nomi di case di videogiochi, basti citare Bandai, Konami, Tomy, Taito.Per non parlare del nome della scuola privata “Nintendo”
IN CONCLUSIONE
YO YO YO e’ un tipico manga con i classici stereotipici giapponesi.Ragazzi imbranati con le ragazze e quest’ultime disinibite . Tutto ruota sula provocazione delle compagne ( in particolare AYA ) verso il protagonista , in evidente imbarazzo in quanto ancora alla ricerca dell’amore puro. Frequentare una scuola femminile con te unico ragazzo sarebbe il sogno di molti ma in questo caso è un incubo.Ogni scusa è buona per mostrare tette e culi ( di buona fattura ovviamente) senza mai cadere nel volgare.Infatti parliamo di un manga softcore, fan da leone quindi il “vedo , non vedo” e situazioni ambigue ma non esplicite.Probabilmente molti di noi han vissuto in parte queste scene o la timidezza del protagonista. Aya comunque passa più tempo nuda che vestita.
Da ragazzi si esplorano nuove emozioni, si piange, si soffre ci si esalta e si spera creando nuovi ricordi futuri. Omocha no Yo Yo Yo è una parodia del titolo di una famosa filastrocca per bambini chiamata “Omocha no cha cha cha”, dove i giocattoli si animano ballado appunto il CHA CHA CHA. La sillaba YO ricorda l’omonimo giocattolo lo YO-YO. Ed e’ questo che accade al protagonista tirato qua e la dalle sue viziose compagne.Inoltre la ripetizione di “YO YO YO” ha anche un ulteriore significato, quello di piangere o meglio frignare.Ed infatti Juzo non manca mai di lamentarsi, o scusasarsi ogni volta che si trova suo malgrado in situazioni imbarazzanti.Del resto il suo cognome “BANDAI” ricorda i giochi ( la Bandai e’ una produttrice di action figure e videogames).Inoltre ils uo soprannome “TOMY” fa sempre riferimento a una nota produttrice di giocattoli per bambini giapponese.
Juzo non è l’unico protagonista sfortunato ed imbranato dei manga giapponesi ma un cliché diffuso che serve ad identificare l’ambiente scolastico.Il lato sentimentale e sottilmente erotico la fa da padrone in questi rapporti giocati tra piccole provocazioni ed inquietudini tra ragazze piu o meno disinibite e ragazzi impacciati e curiosiBasti pensare al triangolo amoroso di Orange Road, hai languori sentimentali di Yota in Video Girl Ai oppure ancora al piccolo Sanyo Aoba di “Sun College” in cui c’e piu di un punto di contatto.
SLIDE GALLERIA “YO YO YO”
Aya è un po come Angela di American Beauty che si dava le arie da donne vissute invece era tutta scena. Divertente ovviamente all’inizio ma gia’ dal secondo volume ripetitivo. A cercare di spezzare questa ripetizione c’e’ il vicino di casa di Juzo…che all’opposto (nonostante l’età ) è disinibito e molto voglioso.Anche lui non perde occasione per metterlo in difficoltà.Non è ovviamente ambientato tutto a scuola ma l’autore cerca un poco di varietà passando alle gite scolastiche, alla casa ed altri luoghi.Ma il disco non cambia , ogni occasione è ghiotta per mostrare quanto il protagonista sia un pistola e finisca per denudare le protagoniste. Menzione d’onore il professore di Juzo , che ormai assefuatto da tette e culi non ci fa più caso e la prende sul ridere .Nel complesso un manga gradevole ma ripetitivo al massimo che in virtù dei pochi volumi si legge tutto d’un fiato.Belli i disegni.L’edizione italiana è la classica da edicola ma curata con iserti d’immagini tra capitolo in bianco e nero.Manca la sovracoperta con le relative immagini a colori nella costina interna.
E’ fuori produzione da una vita ( meriterebbe d’essere ristampato) ma lo trovate comodamente su Ebay
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