LA FABBRICA DELL’IMPOSTORE
Data di rilascio |
30 settembre 2021
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Sviluppatore | Kang Kao |
Editore | Freebird Games |
Genere | Adventure |
Lingua | Italiano- Inglese-Francese-Tedesco-Giapponese ed altre 12 lingue |
Piattaforme | PC STEAM-GOG (Cooming soon su Ps4/Ps5 e Switch) |
Sito Ufficiale | https://freebirdgames.com |
CARATTERISTICHE
Un tragicomico thriller giallo fuori di testa con loop temporali, varie vittime e un gatto che non la racconta giusta, dal creatore di To the Moon e Finding Paradise.
- Una storia che vi farà imprecare verso lo schermo
- Un piacevole mix tra giochi d’avventura e l’estetica tipica dei GDR classici
- Dialoghi che suonano così sbagliati, ma funzionano così bene
- Uno svolgimento conciso, privo di filler e perdite di tempo
- lungatto
TRAMA
Il Dottor Watts e la Dottoressa Rosalene svolgono un lavoro particolare: dare alle persone la possibilità di rivivere la propria vita dall’inizio.
Ma questa non è la loro storia. Probabilmente. Al loro posto troviamo Quincy. Lasciate che vi parli di lui.
Un giorno Quincy fu invitato a un lussuoso party in una villa sospettosamente isolata. Ovviamente accettò l’invito; perché pur essendo sospetta e isolata, la villa era anche lussuosa e ospitava un party. Talmente lussuosa che nel bagno si poteva anche trovare una macchina del tempo. Quincy poteva lavarsi le mani e viaggiare nel tempo allo stesso momento. Pensate che efficienza! Poi però la gente inizia a morire, perché sì. E da qualche parte in mezzo a tutto questo le cose si fanno… Lovecraftiane, con tentacoli e robe così.
SVILUPPO
Impostor Factory è stato annunciato per la prima volta il 9 marzo 2019 sul canale YouTube del regista Kan Gao come video di anteprima del titolo. Non è stato ancora confermato se il gioco avrebbe fatto parte della serie Sigmund Corp.. Un secondo trailer (scherzoso) è stato rilasciato il 29 novembre 2019, rivelando che l’uscita del gioco era prevista per la fine del 2020.
Il trailer ufficiale è stato presentato in anteprima il 5 agosto 2020. Presenta in primo piano una donna senza nome con un vestito rosso, presumibilmente la stessa presente nei poster promozionali. Laura Shigihara , la cui voce era presente nelle precedenti puntate principali, è notevolmente assente nei titoli di coda; Kan ha dichiarato nel server Discord di Freebird Games che pensava che la sua voce non fosse adatta al tema più oscuro del gioco.
Nel novembre 2020, Kan Gao ha annunciato che la data di uscita è stata posticipata alla primavera del 2021. È stato ulteriormente posticipato per un annuncio di luglio 2021 sulla pagina delle notizie di Steam del gioco, affermando che il gioco sarebbe dovuto uscire a settembre. Il gioco è stato rilasciato il 30 settembre 2021.
I CAPITOLI PRECEDENTI
Sono passati dieci anni da quando gli sviluppatori indipendenti Freebird Games hanno rilasciato il loro titolo rivoluzionario To The Moon . L’avventura narrativa divenne rapidamente nota per la sua grande ambientazione, la scrittura eccellente e i colpi di scena emotivi. Accoppiato con una grafica pixelata minimalista ma piacevole e un’eccellente colonna sonora, il gioco ha contribuito a spingere la squadra al livello successivo. I fan hanno aspettato con impazienza un seguito, e mentre A Bird Story è stato commovente, è stato più di un interludio. Un vero e proprio seguito è arrivato nel 2017, con Finding Paradise. Avendo molte delle stesse qualità che hanno reso il suo predecessore un successo, potrebbe non aver raggiunto le stesse vette emotive, ma è stata comunque una grande esperienza
Per chi non lo sapesse, la serie segue la dottoressa Eva Rosalene e il dottor Neil Watts, scienziati che lavorano alla Sigmund Corp. L’azienda è specializzata nell’alterazione dei ricordi dei suoi pazienti morenti. Il setup è estremamente intrigante, come dimostra l’eccellente narrazione dei due giochi precedenti. I due entrano nella mente dei loro clienti, osservano passivamente i ricordi della loro vita e apportano modifiche per far sentire i pazienti sollevati, felici o qualunque cosa la situazione richieda, forse nessun cambiamento. I giochi precedenti hanno affrontato molti argomenti personali, pesanti e persino filosofici e li hanno gestiti in modo eccellente, e l’abbinamento dei due Dr. ha spinto ogni scenario in avanti attraverso battute premurose e argute. C’era anche un mistero che si sviluppava sullo sfondo e sulla relazione tra loro.
GAMEPLAY
Dall’uscita di To The Moon sono ormai passati quasi dieci anni, ma sembra praticamente ieri che abbiamo giocato la prima avventura firmata da Kan Gao e Freebird Games. Un impatto emotivo a dir poco devastante ha consentito a questo gioco di rimanere marchiato a vita nell’animo di chiunque abbia avuto modo di goderne fino in fondo, a patto di avere una mentalità ben disposta nei confronti delle importanti tematiche filosofico-esistenziali da esso trattate. Non è stato da meno quattro anni fa il sequel Finding Paradise, a tutti gli effetti una conferma del talento narrativo di Kan Gao, da questo punto di vista una delle figure più interessanti all’interno dell’intero panorama videoludico. Sono infatti pochi quelli che possono vantare la stessa abilità nell’affrontare argomenti così profondi, piazzando colpi di scena commoventi senza però affondare eccessivamente il colpo, riuscendo a travolgere emotivamente i fan della serie anche attraverso la capacità di sdrammatizzare al momento giusto. Due opere toccanti, in grado di far sgorgare lacrime anche dal più arido dei cuori.
Con queste premesse era quindi lecito aspettare con ansia la chiusura della trilogia, finalmente arrivata sui nostri schermi da qualche giorno. Impostor Factory arriva, infatti, nel promette ai suoi giocatori nuovi fiumi di lacrime sapientemente alternati a momenti di genuina comicità.
Ci sono due grandi temi nella narrazione che Freebird Games ha sviluppato negli anni attraverso due capitoli principali (To The Moon e Finding Paradise) e una serie di episodi più brevi (non necessariamente fondamentali per capire la storia, ma ben scritti e completamente canonici) : La vita e la morte.
Per chi non avesse giocato nessuno dei giochi precedenti di Freebird Games, Impostor Factory è un’esperienza story-driven sviluppata su RPG Maker attraverso minime interazioni dal comparto ludico pressoché inesistente. Tutto il focus dell’esperienza si concentra nello sviluppo di una storia condensata in poche ore prive di elementi secondari e filler, capaci di colpire dritto all’anima del giocatore attraverso ottima scrittura, soluzioni narrative efficaci e soprattutto buone idee.
EMOZIANTE!
Il mix di toni tra commedia horror e pathos non sarà per tutti, ma Impostor Factory è un cambiamento ponderato rispetto alle precedenti versioni di Freebird. Il gioco sfida i giocatori a considerare difficili questioni morali, anche al di là di ciò che i precedenti giochi di Freebird hanno chiesto sulla natura dei ricordi e sull’integrità della mente.
Il gioco divide i giocatori in due gruppi. Il primo gruppo è costituito da quelli che hanno già giocato a questi titoli, inclusi To the Moon e A Bird Story. Il secondo gruppo, che è più interessante, è quello di coloro che non hanno mai giocato a questi giochi prima, poiché sarà piacevole vedere come risponderanno ai dilemmi del racconto.
Tuttavia, Impostor Factory è un’esperienza a sé stante e il suo pesante climax emotivo ricompenserà soprattutto i giocatori di ritorno con una complessa trama fantascientifica legata ai giochi precedenti.
HORROR COMMEDIA EMOTIVA
Inizi con un classico inizio della storia: un tizio si fa vivo. Come lo sfortunato, Quincy arriva a una festa elegante, anche se sembra essere vestito casual. Il personale dei padroni di casa dice che è il primo ospite ad arrivare, ma si imbatte in un altro ospite Lynri quando sale al piano di sopra. Poi le cose iniziano a diventare sanguinose quando scopre che i padroni di casa sono stati brutalmente assassinati. Oppure… non lo sono? Ciò che si svolge è una commedia horror slapstick con Quincy al centro. Corre per casa, confrontandosi con scene cruente che diventano più elaborate, che poi svaniscono improvvisamente. Comincia persino a sospettare del gattino di casa in una scena fantasiosa che mi ha fatto ridere a crepapelle.
Ma questo è solo l’inizio, perché Quincy scopre alcune verità che cambierebbero le sue prospettive sugli eventi intorno a lui. Questo è quando il gioco riprende una meccanica familiare da To the Moon e Finding Paradise: esplori scene dai ricordi di qualcuno per raccogliere sfere che ti permettono di sfondare nell’area successiva. Questi sono a volte più interattivi e, in altri momenti, assumono la forma di scorci fugaci di ricordi che si vedono solo di sfuggita. Freebird ha sempre eccelso nei segnali non verbali.
PIENO DI DETTAGLI
Lo stile in Impostor Factory è davvero invitante, con uno stile che mi è piaciuto di più rispetto a tutti i giochi precedenti. Il mistero dell’omicidio del gioco è ambientato in una villa meravigliosamente inquietante completa di bastioni e stanze misteriosamente chiuse a chiave. E in un omaggio all’horror classico, la villa rivela i segreti moderni nascosti sotto il suo aspetto vittoriano. I motivi sono anche riccamente illustrati, tra cui un drammatico tempio della follia di Apollo uscito dall’Inghilterra neoclassica. La grafica e l’animazione fluide dei personaggi mi ricordano anche la lussureggiante grafica a 16 bit di Secret of Mana.
I giochi Freebird sono sempre stati divertenti in un modo gentile che non si scontra con il nucleo emotivo tenero ma stimolante . In Impostor Factory, il team ha fatto un grande salto includendo l’orrore completo, oltre a una complessa meta-storia che coinvolge la natura della scienza e il tempo stesso. E l’umorismo presente che permetteo ai giocatori di rilasciare la tensione mentre esplorano il sangue e gli enigmi morali strabilianti posti dalla storia del gioco. Il gatto boxe e il cuociriso senziente sono un bonus di benvenuto.
Anche se non mi dispiace la mancanza di enigmi, sento di dover sottolineare che quelli che abbiamo visto nei titoli precedenti semplicemente non esistono qui in Impostor Factory. Mentre giocavo, ho riso un po’ rendendomi conto che il gioco è principalmente “premi invio per piangere”.Insomma ci avviciniamo più ad una Visual Novel.Un po’ come un romanzo cinetico o un simulatore di camminata a 16 bit, chiede pochissimo ai giocatori tranne la capacità di leggere e alcuni tessuti. Dirò che c’è qualche lettura di alto livello in termini di fisica quantistica, meandri filosofici e contenuti tecnici, ma è tutto spiegato in un modo che dovrebbe essere facilmente comprensibile per chi ha anche poca familiarità con il materiale in oggetto. Fortunatamente è tutto in italiano
INVITO ALLA RIFLESSIONE
Kan Gao, creatore di giochi di ruolo? O più simile a Creatore di emozioni ?
Impostor Factory offre ancora un altro ottovolante strappalacrime ed emotivo con un tocco di mistero sull’omicidio. La definizione stessa di agrodolce, il climax emotivo di Impostor Factory avrà senso solo per chi ha familiarità con la serie, quindi se questa è la tua prima incursione nel franchise, per favore prendi To The Moon e Finding Paradise prima di tuffarti in questa avventura sentimentale. Mentre To the Moon ha cercato la fantasia dalla realtà e Finding Paradise ha cercato la realtà dalla fantasia, Impostor Factoryli fonde insieme in un modo meravigliosamente inaspettato, ricordandoci di vivere la vita mentre ce l’abbiamo. Se vuoi una storia meravigliosamente ben scritta con personaggi completamente definiti e scene coreografate con cura che sembrano deliziosamente cinematografiche, gioca a Impostor Factory (dopo To The Moon e Finding Paradise, ovviamente!).
Kan Gao e il suo team di Freebird Games hanno in qualche modo creato probabilmente il miglior gioco di narrazione mai visto, con RPG Maker, un potente connubio tra direzione, design degli sprite, musica, ritmo e scrittura
Impostor Factory è un’esperienza riflessiva in cui ci innamoriamo dei nostri affascinanti protagonisti e ci vediamo in loro attraverso risate e lacrime. Ci chiediamo: cosa farei? Ricordo di aver fatto qualcosa del genere. Spero che i personaggi facciano x. E in quella speranza, impariamo a conoscere noi stessi. La vita non è perfetta. Ma se potesse essere?
Ogni traccia musicale si abbina perfettamente alla scena che condivide, ma se ci si prende un momento per ascoltare, siamo riscaldati da uno stile musicale simile ai giochi precedenti, principalmente con il tocco delicato dei tasti del pianoforte. Sebbene artisticamente simile alle figure dell’era a 16 bit, i personaggi prendono vita con animazioni eccezionali tanto accattivanti quanto precise; se il dialogo non urla personalità, i sorrisi carini e le pose sicuramente lo faranno.
Un’area di debolezza con cui ho avuto il minimo problema sin dal primo gioco sono i controlli. Camminare per le stanze a volte può essere una piccola sfida, il che è strano perché il gioco sembra e sembra intuitivamente semplice da navigare.Oltre a questo la mancanza di enigmi potrebbe non piacere a tutti
IN CONCLUSIONE
Se To The Moon ha colpito dritto nel cuore molte persone (un gioco che ha rivoluzionato la mia stessa concezione di narrazione e che mi ha lasciata in un fiume di di lacrime per giorni), Finding Paradise ha fatto lo stesso, anche se con qualche piccolo momento trascurabile, Impostor Factory (chiaro riferimento alla sindrome dell’Impostore), ha riconfermato quanto Kan Gao sia semplicemente un genio. Non aspettatevi l’impatto devastante di To The Moon ma il gioco è un crescendo di emozioni e, senza spoiler, colpi di scena.
To the Moon era una sopresa, Finding Paradise poteva essere un secondo colpo fortunato ma con Impostor Factory è conclamato che alla Freebird sanno scrivere bene le storie e le sanno anche rendere bene tramite RPG Maker.
Impostor Factory gode di una traduzione italiana di tutto rispetto, che evita con un’eleganza quasi vintage di sfociare in qualunque volgarità espressiva (la cosa più triviale che leggerete è il «Ma che caspio» di Quincy).Un must per chi ha il pc. Per gli altri correte a recuperare TO THE MOON (SWITCH E PS4) E FINDING PARADISE (SWITCH E PS4) e sperate che arrivi presto questo terzo capitolo
Grazie, Kan, e grazie, Freebird Games. Hai creato una trilogia eccezionale. Un universo narrativo meraviglioso.
RECENSIONI ESTERE
“Of course, Impostor Factory isn’t just a murder mystery.”
91 – RPG Fan
“So far my very personal best game of the year.”
93 – IGN Italia
“This one’s too scary for me…”
N/A – Developer’s Aunt