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FORGOTTEN FIELDS ( PC STEAM/GOG)

L'illusione di crescere : Nostalgia

FORGOTTEN FIELDS ( PC STEAM/GOG)

L'illusione di crescere : Nostalgia

di LittlePellizza
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I “CAMPI DIMENTICATI” DI FROSTWOOD INTERACTIVE

Data di rilascio
14 apr 2021
Sviluppatore  Frostwood Interactive 
Editore Dino Digital
Genere Avventura
Lingua Inglese

Caratteristiche:

  • Una calda narrativa che racconta la nostalgia, l’apprezzamento del presente e il passare del tempo dello sviluppatore che ti ha portato Rainswept.
  • Prendi parte al processo creativo di Sid mentre giochi in una storia parallela ambientata in un mondo fantastico, direttamente dal libro che Sid sta tentando di scrivere.
  • Puzzle semplici e rilassanti che mantengono il gameplay interessante senza rallentare la storia.
  • Un cast amichevole e solidale di personaggi con storie profonde e personalità arricchite.
  • Presentazione cinematografica accompagnata da una bellissima colonna sonora di micAmic (Rainswept, The Cat Lady, Lorelai, Downfall)
  • Un mondo suggestivo, caldo e accogliente in cui perderti mentre ti immergi nel viaggio di ritorno a casa di Sid.

TRAMA

Forgotten Fields è la nuova avventura grafica di Frostwood Interactive che, qualche anno fa, diede alla luce il meraviglioso Rainswept. 

In Forgotten Fields interpreti Sid, uno scrittore alle prese con il blocco dello scrittore. La scintilla, la passione per la scrittura sembra averlo lasciato. All’inizio del gioco, Sid riceve un invito a una festa di trasloco organizzata da sua madre. Ha invitato Sid insieme a un certo numero di amici con cui è cresciuto. Da questo momento in poi, Sid intraprende un viaggio alla scoperta di sé.

 

GAMEPLAY

Questo gioco è un’esperienza da spaccato di vita. Sid svolge compiti umili, dall’aiutare sua madre a organizzare la festa all’aiutare alcuni bambini a recuperare un pallone da calcio che è rimasto bloccato su un ramo di un albero. Nel profondo, invece, è il racconto di un rito di passaggio, quello dall’adolescenza all’età adulta, con cui un gruppo di amici deve confrontarsi. È una storia malinconica che parla di crescita, cambio e perdita. Dell’abbandono dell’età spensierata della giovinezza per addentrarsi, più meno timorosamente, nell’età delle decisioni “serie” e della dedizione.

CAMPI DIMENTICATI E INFANZIE RICORDATE

La cosa principale che fai in questo gioco è leggere i dialoghi tra i personaggi. Molti di essi si sviluppano con gli amici di Sid . Toccano argomenti che vanno dalla nostalgia, all’invecchiamento, all’età adulta, alla filosofia e persino ai social media. Molte questioni vengono affrontate direttamente. Questo rende l’esperienza più malinconica e radicata senza giri di parole, tutto è più genuino e realistico. Ci sono una serie di sequenze stimolanti che mi hanno fatto riflettere intensamente.

Io (Little Pellizza) sono in quell”età in cui sono nostalgico per le cose del mio passato. È un problema con cui Sid lotta durante l’intero gioco. Penso che se sei come me, questo aspetto del gioco è altamente riconoscibile e rende l’esperienza più avvincente. Mi sono messo spesso nei panni di Sid, il che ha reso questa esperienza nel complesso più personale. Penso che il gioco lo inchiodi meravigliosamente.

Il racconto, come ovvio, non si esprime esclusivamente con le parole, si sofferma in maniera ancora più particolare sulla narrazione scegliendo come protagonista virtuale proprio uno scrittore.Inoltre le immagini di contorno creano una grande atmosfera

UNA VITA DI FANTASIA ATTIVA

Durante il gioco, Sid sta cercando di inventare una storia per il suo prossimo libro. Sogna ad occhi aperti la sua prossima storia. In queste sezioni giocabili, controlli una protagonista femminile in un mondo fantastico. Queste sezioni aiutano ad ampliare l’arco narrativo di Sid, ma le ho trovate troppo brevi e molto meno interessanti rispetto a quando interpretavo Sid. Vorrei che queste sezioni fossero sviluppate in modo più narrativo in modo da poter essere più coinvolto

Senza entrare in spoiler, la cosa che mi è piaciuta dell’atto finale del gioco è la decisione che ho dovuto prendere. Un culmine basato su come mi sono sentito riguardo a tutto ciò che ha portato a quel punto, crea un finale a scelta multipla che non si riduce alla scelta del finale “buono” o “cattivo”. Sentivo che Forgotten Fields alla fine avrebbe soddisfatto qualunque scelta avessi fatto.

Particolarmente interessanti risultano essere le dinamiche di dialogo con i diversi Npc (personaggi non giocabili), amici e conoscenti del romanziere, che affrontano questioni e tematiche di grande impatto in maniera però naturale e plausibile. Come spesso succede nella vita di ognuno di noi, capita di ritrovarsi in un periodo particolarmente riflessivo, se non addirittura filosofeggiante. E capita con analoga frequenza di condividere queste elucubrazioni con persone a noi care, magari partendo da pretesti inizialmente banali e scontati. In tal senso Forgotten Fields dipinge un quadro realistico e preciso, capace di far immedesimare chiunque, con una leggera proiezione di intenti e situazioni, nei panni di Sid. I dialoghi sono il punto focale dell’intera opera, curati in maniera certosina cercando in ultimo di farci riflettere e di far pensare a quanto la vita, nel suo insieme di piccolezze, riverberi con il tempo in onde concentriche sempre più grandi.

UN LIBRO O UN AVVENTURA ?

Forgotten Fields più che un’avventura grafica è un racconto interattivo. Infatti a parte qualche quick time event e qualche mini-gioco, tutto quello che dovremo fare sarà seguire il flusso degli eventi, interagendo con le persone e gli oggetti che ci circondano per far sì che la trama faccia il suo corso.

Molto interessante la scelta narrativa per la quale il racconto è diviso tra il mondo reale dello scrittore e il mondo fantastico che va man mano prendendo forma nella sua mente. Si alterneranno quindi fasi in cui ci muoveremo tra amici, familiari e luoghi della nostra infanzia, a fasi in cui controlleremo i personaggi nati dalla fantasia dell’autore, con l’obbiettivo di portare a termine il suo racconto.
Sarà proprio questa interazione con le persone a noi care e i luoghi del nostro passato, a far sì che il personaggio riesca pian piano ad affrontare la situazione mentale in cui si trova e a superare il blocco dello scrittore.

QUALCHE PROBLEMINO DI TROPPO!

Forgotten Fields costruisce un impalcatura testuale di grande pregio, che si perde attraverso un ritmo a volte troppo spezzettato ed un gameplay che urta con le necessità espositive del progetto. 

Il vero grande problema di Forgotten Fields sono purtroppo i controlli e la telecamera. Nel primo caso, troppo spesso ci siamo ritrovati incastrati contro persone o cose, piroettando su noi stessi cercando di liberarci dell’ostacolo di turno. La telecamera non migliora l’esperienza, saltando in continuazione da una vista all’altra, attaccandosi automaticamente ad alcuni punti d’interesse dello scenario o girando vorticosamente su sé stessa. In questo senso si tratta di un passo indietro rispetto Rainswept dove tutto fluiva liscio come l’olio.

IL CANTO DELLE SIRENE DELLA NOSTALGIA

Il gioco propone una grafica 3d semplice ma efficace a tratti evocativa.Il gioco opta per uno stile artistico più semplicistico. È dotato di una tavolozza di colori pastello che crea un’atmosfera luminosa. Bei dettagli come il fogliame che ondeggia nella brezza e le onde dell’oceano che schizzano realisticamente contro le rocce della riva creano un ambiente invitante che urla “estate”.

I personaggi, invece, sono più basilari. Nessuno di loro è molto emotivo e non mostrano alcuna espressione facciale. Il movimento e le animazioni sono rigidi. Momenti come vedere un cane scivolare per terra per un paio di secondi o vedere Sid lavare i piatti strofinandosi stranamente le mani sono fonte di distrazione. Le animazioni imbarazzanti spesso mi portavano fuori dall’esperienza.

Nel complesso, penso che lo stile artistico dia al gioco una bella sensazione da libro di fiabe, e anche se c’è un po’ di imbarazzo che coinvolge i personaggi, non ha rovinato la mia esperienza complessiva.

Inoltre include anche tracce ambient di micAmic . Fanno un ottimo lavoro nel creare l’atmosfera di questo gioco tramite toni morbidi e tasti del pianoforte. Le canzoni rendono il gioco più cupo, ma c’è ancora abbastanza allegria per impedirgli di essere troppo deprimente.

Tracce musicali dell’artista Altadore sono sparse durante alcuni filmati. Mi piacciono molto questi momenti, perché queste tracce sono così orecchiabili ma rendono anche il gioco più evocativo. La traccia “If Only For You” si adatta perfettamente alla storia di Sid sulla sua crisi creativa.

Forgotten Fields è un gioco breve e ben scritto. Presenta una narrazione che suonerà familiare a un certo gruppo di persone: coloro che lottano con blocchi creativi e coloro che si lasciano avvolgere dalla nostalgia. Ha i suoi problemi, ma l’ho comunque trovata un’esperienza piacevole.

Nonostante abbia alcuni problemi tecnici come quelli qui indicati (che verranno probabilmente risolti nelle prossime patch), e nonostante sia un titolo molto meno introspettivo e profondo del precedente Rainswept, è comunque capace di regalarci momenti indimenticabili

Forgotten Fields è un buon esempio di come un videogioco possa essere usato anche per affrontare dinamiche intrapersonali e psicologiche, di differente natura e complessità

Putroppo è solo in lingua inglese e considerando l’importanza dei dialoghi non è consiglaito a chi non lo mastica bene.

Forgotten Fields è disponibile tramite Steam e GOG.

 

E ricordati segui il bianco coniglio ⬇️⬇️⬇️

 

 
 

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