THE LAST NINJA COLLETION
( THE LAST NINJA COLLECTION + BONUS GAMES 2025 @ SYSTEM 3 ) – ( PC Steam – Nintendo Switch )
INFO
Last Ninja Collection + Bonus : Un omaggio all’epoca d’oro del retrogaming: 7 titoli cult riuniti in una sola raccolta. Più di un tuffo nel passato – un pezzo di storia videoludica degli anni ’80 e ’90 con versioni C64, Amiga e Spectrum, restaurato con cura per fan di ieri e di oggi. La raccolta comprende l’intera serie The Last Ninja nelle versioni C64, con l’aggiunta delle versioni Amiga e Spectrum, dove disponibili. Ci sono però anche degli extra, presi dal catalogo di System 3: International Karate (il primo gioco europeo a raggiungere la vetta delle classifiche USA del Commodore 64), IK+ e Bangkok Knights.
CARATTERISTICHE
EDIZIONE FISICA
https://www.kickstarter.com/projects/lastninjacollection/the-last-ninja-collection-bonus-games-on-switch-and-pc
Per 200 anni il clan dei Fujiwara regnò sul Giappone. Il loro governo era molto crudele, tanto che alcuni artigiani e contadini decisero di lasciare la loro terra natale e trasferirsi sul monte Toga-Kuve. Qui si addestrarono per diventare i migliori guerrieri del Giappone: il Ninjutsu. 400 anni dopo, il Ninjutsu era temuto da tutti, dopo aver posto fine alla tirannia del clan Fujhwara. Ma come poteva essere altrimenti: già un altro Shogun si sforzava di apprendere i segreti del Ninjutsu. Lo Shogun Kunitoki elaborò un piano feroce. Una volta ogni dieci anni, i Ninjutsu si riunivano sull’isola di Lin-Fen, dove rendevano l’ultimo omaggio al santuario del “Ninja Bianco”, per perfezionarsi ulteriormente.
Kunitoki riuscì a sopraffare i Ninja convocati e iniziò a istruire i suoi uomini nelle arti marziali dei Ninja. Con l’aiuto delle pergamene di Koga rubate, poté realizzarlo. Ma Kunitoki non sapeva che un Ninja si era fermato in un altro luogo durante tutta la battaglia, a guardia del santuario del Bunkurkan, ed era sopravvissuto. Questa volta fu Armakuni a svolgere il compito, il che lo rese l’ultimo della sua classe. Venne a conoscenza degli eventi di Lin-Fen e si precipitò immediatamente a compiere una terribile vendetta, per recuperare le pergamene di Koga e ripristinare l’onore dei Ninja.
THE LAST NINJA 2
Il maestro ninja Armakuni, reduce dalla sconfitta del malvagio Shōgun Kunitoki (avvenuta nel titolo precedente), sta istruendo nuovi discepoli quando, inaspettatamente, si ritrova per magia trasportato dal medioevo alla New York contemporanea. La scena è descritta nel manuale e, nella versione Last Ninja Remix, anche da un’animazione introduttiva. Armakuni capisce di essere giunto in questo luogo sconosciuto per volontà divina, per combattere nuovamente Kunitoki. Anch’egli infatti si è trasportato magicamente qui e ha stabilito un’organizzazione criminale.
Il gioco inizia quando Armakuni si ritrova, solo e disarmato, sul palco musicale di Central Park. Dovrà rintracciare Kunitoki e affrontare diversi scagnozzi e poliziotti corrotti. Si avventura nel parco, poi sulle strade, nelle fogne dove affronta anche un coccodrillo, nello scantinato del palazzo dove gli avversari fabbricano droga, negli uffici soprastanti fino a impadronirsi di un elicottero sul tetto, con il quale raggiunge la magione segreta del nemico, nel cui tempio avviene lo scontro finale con Kunitoki.
THE LAST NINJA 3
L’ultimo maestro ninja Armakuni affronta ancora una volta il malvagio Shōgun Kunitoki sconfitto nei due videogiochi precedenti. Come in Last Ninja 2, Armakuni viene trasportato per volontà divina attraverso lo spazio e il tempo per fermare Kunitoki, questa volta nel Tibet medievale. Kunitoki con i suoi sgherri ha invaso i luoghi sacri buddisti, per corromperne lo spirito[4]. Nella sequenza animata introduttiva il ninja raggiunge una fortezza nell’oscurità, si arrampica sulle mura ed elimina furtivamente una sentinella. Nel gioco Armakuni si avventura nelle aree del tempio buddista, dedicate nell’ordine ai quattro elementi terra, vento, acqua, fuoco e infine agli elementi limbo (non presente su Commodore 64) e vuoto
NINJA REMIX
Il malvagio Shōgun Kunitoki ha fatto massacrare l’intera confraternita dei ninja mentre erano sull’isola di Lin Fen, dove si recano in pellegrinaggio ogni dieci anni. Kunitoki si è quindi stabilito sull’isola con le sue guardie per apprendere le conoscenze arcane dei ninja. L’ultimo ninja Armakuni, scampato perché non si trovava lì, si reca allora a Lin Fen per esigere vendetta[
Il gioco inizia nelle terre selvagge dell’isola e Armakuni deve trovare il modo di raggiungere il palazzo, affrontando lungo il cammino le guardie di Kunitoki e occasionalmente altre creature. Dopo aver trovato un passaggio sulle montagne, Armakuni raggiunge gli eleganti giardini del palazzo e da qui scende nelle segrete, piene di strumenti di tortura, ossa e ratti, e infestate da fantasmi. Quindi risale al palazzo vero e proprio, ricco di ornamenti orientali, e infine raggiunge il santuario interno, dove avviene il duello finale con Kunitoki in armatura.
GAMEPLAY
UNA COLLEZIONE PER VERI NOSTALGICI
Questa è una di quelle raccolte inaspettate dato che sono titoli nati con il C64 e per lo più mai sbarcati su console. E’ in pratica la storia della mitica System 3 che tutti i possessori di computer dell’epoca conoscevano. Quasi scende una lacrima a vedere questi titoli che come sempre riportano in vita ricordi d’infanzia mai sopiti. Last Ninja e’ il gioco per eccellenza del c64 con grafica e musica al top ed Ik+ il gioco di karate più divertente e pigia tasti a caso da giocare con gli amici. Viene quindi da chiedersi se questa operazione ha senso o è solo un oggetto fetticcio da collezione. Per questo motivo mi sento di non dare una valutazione alla luce del mio test
Edizioni

Nonostante la raccolta non sia ancora uscita Su nintendo Switch per problemi “culturali” ho provato la versione digitale Pc steam. Esiste anche una versione fisica sia normale che da collezione finanziata con Kickstart. Un modo ancora più complicato d’averlo che ovviamente ha portato al sold out. Siam arrivati a 190 mila sterline su 10mila richieste per far partire il progetto fisico. Erano disponibili varie versioni da collezione come scritto poco sopra nell’articolo
Gameplay ancora attuale o bel ricordo ?

E’ inutile negarlo ogni volta che penso a questi giochi ho sempre un bel ricordo nonostante anche ai tempi peccassero di giocabilità. Belli da vedere, grandi musiche ma gameplay in molti casi debole. Tagliamo la testa al toro : nessuno dei titoli presente e’ invecchiato bene anzi . Il problema è appunto nel gameplay che se ai tempi era mascherato dall’aspetto visivo audio ora si palesa in tutti i suoi limiti. E’ vreo che si usava un joystick monotasto ma in ogni caso si poteva fare di piu. Il piu macchinoso e’ Last Ninja dove oltre a doversi abituare ai movimenti del personaggio , che si muove in linea retta che sia avanti o destra sinistra, portare avanti i comandi di attacco e raccolta oggetti non e’ facilissimo. Bisogna tenere premuto il tasto fuoco e muovere il joystick. Va da se che i combattimenti si riducono a chi e’ piu veloce e conviene spesso fuggire. Oltre a questo le collisioni erano allucinanti ( chi non ha mai tirati madonne per saltare il fiume? Giocare a questo titoli nel 2025 mette in luce quanto ai tempi sicuramente fossero rivoluzionari e punitivi. La prospettiva isometrica della serie Last Ninja è ancora straordinariamente suggestiva. Esplorare l’isola di Lin Fen o le strade di Manhattan richiede una pazienza tattica specifica.
Ik e Ik+ offrivano il divertimento del combattimento specialmente con amici. Anche qui era necessario destreggiarsi con i comandi e spesso alla fine il gioco finiva con il pigiare tasti a casaccio per colpire l’avversario. Molto apprezzabile la colonna sonora e gli effetti sonori digitalizzati . L’ultimo presente e’ Bankog Knights che simula i combattimenti thai box. Non ho mai capito i voti altissimi dato che era palesemente ingiocabile. Apprezzabile il fatto che ci si poteva muovere sullo sfondo del gioco simulando quindi un picchiaduro a scorrimento piu che incontri. Al di la quindi dell’effetto nostalgia questo e’ il tipico caso dell’accendi, lacrima dal viso , e spegni.
LA RACCOLTA HA VALORIZZATO I TITOLI ?
Passiamo ora al valore di questa raccolta. Come detto nelle info oltre al digitale sono presenti edizioni fisiche anche da collezione. E questo a malincuore è l’unico vero motivo per comprarlo. Purtroppo nonostante i buoni propositi la raccolta in se è molto scarna a livello di aggiunte e miglioramenti. Non si può neanche parlare di remastered, i giochi vengono riproposti tali e quali con l’aggiunta di qualche filtro per simulare il tv crt e il monitor originale commodore.
Appena caricato abbiamo la schermata di selezione dei titoli con le cover dell’epoca. Selezionando ogni titoli abbiamo a disposizione la versione principale C64 , quella Amiga ( quando presente all’uscita ai tempi ) e Zx Spectrum. Purtroppo mancano tutte le altre versioni ( a seconda del gioco ) come Amstrad Cpc, Amiga Cd 32, Nintendo Nes, Pc etc.. Non che di per se sian vitali ma erano un bel valore aggiunto. Per ogni gioco e’ presente un video introduttivo , le istruzioni originali con la storia, i comandi ( non modificabili ) , ed i voti delle riviste oltre che la possibilità di caricare la partita ( durante il gioco si puo’ salvare in ogni momento )
E qui viene la parte tragica i comandi son lasciati tali e quali all’originale senza possibilità di modifica!!! Va da se per chi è abituato all’uso del joypad risulta allucinante dover tenere premuto un tasto e muovere la levetta per dare l’input. Mi sarei aspettato quantomeno l’opzione joypad con assegnazione, tasti invece no. System 3 ha optato per un'”emulazione autentica”, il che significa che la ripida curva di apprendimento dei controlli originali in stile carro armato
Graficamente non è stato fatto nulla filtri a parte ( ma a molti magari può star bene cosi ) ed a parte il salvataggio in game non c’e altro. Mi sarei aspettato da questa raccolta una ricca biblioteca di immagini e storia ma nulla.
La caratteristica distintiva, come quasi quarant’anni fa, è la musica. Le leggendarie colonne sonore SID di Ben Daglish e Matt Gray sono presentate con una chiarezza cristallina. Le melodie atmosferiche e inquietanti di Last Ninja 2, in particolare, dimostrano perché questa serie fosse un tempo il punto di riferimento per l’audio videoludico. La versione PC gestisce splendidamente il ridimensionamento delle risorse originali, mantenendo il fascino retrò “granuloso” sui monitor moderni senza la sfocatura spesso riscontrabile nelle emulazioni più lente.
Ma tolto tutto questo quel che resta è solo nostalgia
VERDETTO
Come detto non mi sento di dare un voto a questa raccolta. Dovessi valutare l’effetto nostalgia darei 10 mentre se valutassi i giochi e la raccolta dovrei dare 1 . Al di la dei titoli purtroppo il lavoro svolto è davvero pigro. In pratica han preso i titoli messi insieme, emulati ( bene per carità ) e fine li. Nessun aggiunta, nessun miglioramento e sopratutto nessuna voglia di modernizzare i comandi. Una raccolta esclusivamente da comprare in edizione fisica e mettere in vetrina
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SYSTEM 3 E QUESTA RACCOLTA
Gli anni ’80 e ’90 sono stati un periodo pionieristico per i videogiochi e anche per noi di System 3, azienda fondata nel 1982 da Mark Cale. In questi decenni sono nate molte piattaforme, generi e saghe influenti, inclusi i titoli System 3 che ancora oggi sono amati. Preservare questi giochi è essenziale, non solo per nostalgia, ma per comprendere le origini del gaming moderno e la nostra storia.
Gli sviluppatori originali di questi titoli erano pionieri, sperimentavano nuove tecnologie e meccaniche che avrebbero definito l’industria. Questo progetto serve a preservare la creatività e l’innovazione di quegli anni.
L’importanza della conservazione videoludica: un messaggio da System 3
Da sempre System 3 è impegnata nel superare i confini dello sviluppo videoludico. Dai nostri titoli rivoluzionari su C64 e Amiga negli anni ’80 alle innovazioni successive, crediamo nel potere dei giochi di ispirare, intrattenere e creare ricordi duraturi.
Guardando indietro, riconosciamo l’importanza di preservare queste creazioni per le future generazioni, sia in formato fisico che digitale. La conservazione videoludica non è solo archiviare vecchi giochi: è tutelare un patrimonio culturale e storico.
Perché preservare i videogiochi?
La conservazione è essenziale per diversi motivi. Garantisce che i classici restino giocabili, permettendo ai nuovi giocatori di vivere i titoli che hanno segnato la storia. Offre anche risorse preziose a ricercatori e sviluppatori per comprendere l’evoluzione del design e delle tecnologie videoludiche.
L’eredità di System 3
System 3 è orgogliosa di aver contribuito con alcuni dei giochi più iconici del settore, in particolare su C64 e Amiga. La serie The Last Ninja ha fissato nuovi standard per grafica, gameplay e ambientazioni immersive, vendendo oltre 23 milioni di copie.
Titoli come International Karate (il primo gioco europeo a vincere un CES Innovation Award nel giugno 1986 e a raggiungere il primo posto nella Billboard USA) e il suo seguito IK+ sono stati fondamentali nello sviluppo dei picchiaduro, introducendo animazioni fluide, controlli reattivi e modalità multiplayer con tre personaggi, una vera innovazione per l’epoca.
Preservare questi giochi è fondamentale non solo per il loro valore storico, ma anche per comprendere l’evoluzione del game design e della tecnologia. L’eredità di The Last Ninja, IK e IK+ merita di essere ricordata e studiata, poiché rappresenta l’innovazione e la creatività che hanno definito gli albori dell’industria videoludica negli anni ’80.
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