Un altro anime carico di poesia ma allo stesso tempo contenenti temi importanti come il rapporto ricco/povero e lo stato sociale annesso al proprio rango
Demetan e La banda dei ranocchi
La Banda dei Ranocchi | |
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Kerokko Demetan (けろっこデメタン)(Demetan Croaker) |
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![]() Demetan nella sigla iniziale
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Genere | avventura |
Serie TV anime | |
Autore | Jinzo Toriumi , Tatsuo Yoshida |
Regia | Hiroshi Sasagawa , Yoshiyuki Tomino |
Char. design | Masayuki Hayashi , Tatsuo Yoshida , Yoshitaka Amano |
Musiche | Nobuyoshi Koshibe |
Studio | Tatsunoko Productions |
Rete | Fuji TV |
1ª TV | 2 gennaio – 25 settembre 1973 |
Episodi | 39 (completa) |
Durata ep. | 30 min |
Rete it. | Italia 1 , Super 3 , Young Tv |
1ª TV it. | 1982 |
La banda dei ranocchi (Kerokko Demetan けろっこデメタン?) è un anime giapponese del 1973 , prodotto dalla Tatsunoko Production in 39 episodi. Rappresenta una delle prime esperienze alla regia di Yoshiyuki Tomino , futuro autore di Gundam e Daitarn 3.è stata trasmessa per la prima volta in Italia nel 1982.
L’anime narra le vicende del piccolo Demetan che con la famiglia è costretto a scappare dal laghetto in cui abitava in quanto infestato da pericolosi pirati capeggiati dal temutissimo Kokorì. Si rifuggeranno in uno stagno non molto distante dopo essere sfuggiti a una terribile tempesta.
Sarà uno dei pochi girini della covata a salvarsi.
Demetan è un giovane ranocchio proveniente da una famiglia povera (vive assieme ai suoi genitori, il padre fa il giocattolaio), al punto da non potersi neppure permettere di andare a scuola, e per questo è automaticamente un emarginato all’interno della comunità. Tuttavia fa amicizia con una graziosa ranocchietta, popolare e molto dolce, di famiglia ricca di nome Ranatan; questo nonostante la differenza del loro status sociale.
Il padre di Ranatan è il sindaco del villaggio delle rane dello stagno, e detesta che la figlia frequenti in modo così assiduo Demetan osteggiando in tutti i tale relazione. Pian piano, però, la loro amicizia trascenderà tutte le difficoltà, e avrà la meglio sui pregiudizi non solo del padre di Ranatan, ma anche dell’intera comunità dello stagno in cui vivono.
Insieme i due vivranno numerose avventure, imparando molto sull’ amore , sull’ odio e sull’ invidia . Le storie sono spesso tristi, al limite del sadismo , con Demetan che deve fare i conti con predatori naturali (il pesce gatto /ucellli etc..) o difendersi dai bulli che dominano lo stagno.
I problemi però non sono finiti. Nello stagno infatti vive un terribile Pesce gatto (inizialmente solo il sindaco sa della sua esistenza) che terrorizza tutti e fa prigioniera Ranatan. Gli abitanti dello stagno, guidati proprio da Demetan, combatteranno uniti, riuscendo alla fine a mettere in fuga il pesce tiranno.
- Demetan (Jonathan versione Inglese)
Il protagonista, un povero ranocchio che cerca di sopravvivere nello stagno tra bullismo povertà e l’amore per Ranatan.Coraggioso e puro di cuore
- Ranatan (Pookie/Hilary versione inglese)
Figlia del governatore dello stagno. Una giovane e bella ranocchietta che ama trascorrere il suo tempo in compagnia di Demetan, con cui gioca e balla mentre lui suona il flauto.Di cuore puro s’innamorerà di Demetan
- Amataro
Padre di Demetan, un artigiano fabbricante di giocattoli; è un ottimo consigliere e buona guida per il figlio. Gli ha costruito un flauto che Demetan poi porterà sempre appresso.
- Amako
Madre di Demetan. Laboriosa e buona donna di casa tutta dedita ai lavori domestici.
- Ibokichi
Un giovane rospo in costante competizione con Demetan.Fa parte della banda dei bulli.
- Gyata (Leopold versione inglese)
Padre di Ranatan e sindaco dello stagno.Odia Demetan e tutta la sua famiglia, li considera degli straccioni.Non si fa scrupoli a compiere azioni nefande tramite Zari. Alla fine per salvare sua figlia dal temibile pesce gatto capirà i suoi errori e si redimerà.
- Kyala (Kyaru)
L”altro menbro della banda dei bulletti dello stagno.Kyaru ha sempre un benjo con se
- Zari
Un astice al servizio del governatore dello stagno con un esercito di scarafaggi al suo seguito.
- Pesce gatto
Sempre affamato e pronto a divorare ogni cosa vivente che si venga a trovare nei pressi della grotta sottomarina in cui abita. Viene considerato come una divinità a causa del suo potere di generare elettricità.
- Gamamei
Zio di Ranatan, tenta di portare lontano Demetan per poi abbandonarlo.Viene ovviamente scoperto promettendo vendetta
- Callisto
Il tuttologo dello stagno
- Ispettore
Un vecchio calamaro che funge da polizia dello stagno ma di fatto e’ succube a Gyata
- Barbanera
Una grande e grossa rana con cui Demetan fa amicizia. Muore tra le braccia dell’amico dopo essere stato attaccato a sorpresa da Zari.
E tanti altri che compiano per lo piu in un singolo episodio.
Personaggio | Doppiatore originale | Doppiatore italiano |
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Demetan | Yuko Hisamatsu | Gastone Pescucci |
Ranatan | Mari Okamoto | Roberta Paladini |
Ibokichi | Hiroshi Ohtake | Erasmo Lo Presto (1ª voce) Giovanni Petrucci (2ª voce) |
Amataro | Koichi Kitamura | Erasmo Lo Presto (1ª voce) Carlo Allegrini (2ª voce) |
Gyata | Kousei Tomita | Erasmo Lo Presto (1ª voce) Giovanni Petrucci (ep. 21) Diego Reggente (ep. 23) |
Amako | Miyoko Shoji | |
Kyaru/Kyal | Shun Yashiro | Giovanni Petrucci (1ª voce) Roberto Del Giudice (2ª voce) |
Zari | Yasuroo Tanaka | Erasmo Lo Presto (1ª voce) Giuseppe Fortis (2ª voce) |
Professore | Leo Valeriano | |
Ispettore | Leo Valeriano (1ª voce) Mario Milita (2ª voce) |
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Callisto | Leo Valeriano (1ª voce) Aldo Barberito (2ª voce) |
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Pesce gatto | Anna Teresa Eugeni Leo Valeriano (ep. 9) |
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Elekiki | Renzo Stacchi | |
Papà torpedine | Aldo Barberito | |
Uccellino | Massimo Corizza | |
Narratore | Haruko Kitahama | Erasmo Lo Presto (1ª voce) Eugenio Marinelli (ep. 21) Elio Zamuto (3ª voce) |
Lista episodi
Nº | Titolo italiano Giapponese 「 Kanji 」 – Rōmaji |
In onda | |
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Giappone | |||
1 | Inizia a saltare, Demetan! 「とび出せ!デメタン」 – Tobidese ! DEMETAN |
2 gennaio 1973 | |
2 | Coraggio, papà! 「勇気だ!父ちゃん」 – Yuuki da ! Tou-chan |
9 gennaio 1973 | |
3 | Sconfitta nella gara di salto 「負けるな三段跳び」 – Makeru na ! Sandantobi |
16 gennaio 1973 | |
4 | Proteggi l’uomo dell’amore! 「守れ!愛のタマゴ」 – Mamore ! Ai no TAMAGO |
23 gennaio 1973 | |
5 | Non piangere, Demetan! 「泣くな!デメタン」 – naku na ! DEMETAN |
30 gennaio 1973 | |
6 | Il flauto del piccolo ranocchio 「ふたりぼっちのケロケロ笛」 – Futari bocchi no KEROKERO fue |
6 febbraio 1973 | |
7 | Odio tramutato in dedizione 「まごころに消えた憎しみ」 – Magokoro ni kieta nikushimi? |
13 febbraio 1973 | |
8 | Arrivederci, piccolo viaggiatore 「さようなら小さな旅人」 – Sayounara chiisana tabibito |
20 febbraio 1973 | |
9 | Foresta infernale nel lago dell’arcobaleno 「虹の池の地獄ジャングル」 – Niji no ike no jigoku JANGURU |
27 febbraio 1973 | |
10 | Amicizia al di là del mare 「友情は海の彼方に」 – Yuujou wa umi no kanata ni |
6 marzo 1973 | |
11 | Appare un ranocchio portentoso 「秀才蛙が現われた」 – Shuusai kaeru ga arawareta |
13 marzo 1973 | |
12 | Lo stratagemma di Gyata 「ギャ太の策略」 – GYA futoshi no sakurya ku |
20 marzo 1973 | |
13 | Il mondo è talmente vasto 「生きろ広い世界で」 – Ikiro hiroi sekai de |
27 marzo 1973 | |
14 | Un ranocchio impertinente 「わんぱく蛙がやってきた」 – Wanpaku kaeru ga yatteki ta |
3 aprile 1973 | |
15 | Ripopoliamo il fiume 「命の川をとりもどせ」 – Inochi no kawa wo torimodose |
10 aprile 1973 | |
16 | Il recupero delle alghe 「救え緑の命」 – Sukue midori no inochi |
17 aprile 1973 | |
17 | Il dio del lago dell’arcobaleno 「虹の池の魔神」 – Niji no ike no majin |
24 aprile 1973 | |
18 | Volare nel cielo 「飛ぶんだ大空へ」 – Tobunda oozora e |
1º maggio 1973 | |
19 | Si apre! La luce della speranza 「開け!希望の灯」 – Ake kibou no akari |
8 maggio 1973 | |
20 | Quando le bolle di sapone vanno verso il mare 「シャボン玉は海に向う」 – SHABON dama wa umi ni mukau |
15 maggio 1973 | |
21 | Il suono malinconico del flauto dell’amicizia 「泣くな友情のケロケロ笛」 – Naku na yuujou no KEROKERO fue |
22 maggio 1973 | |
22 | Demetan torna dal mare 「デメタン海からかえる」 – DEMETAN umi kara kaeru |
29 maggio 1973 | |
23 | Il coraggio smarrito 「捨てるな勇気」 – Suteru na yuuki |
5 giugno 1973 | |
24 | Arrivederci ranocchio 「ヘソ蛙君さようなら」 – Heso kaeru-kun sayounara |
12 giugno 1973 | |
25 | Non spegnere la fiamma della vita 「消すな命の炎」 – Kesu na inochi no honoo |
19 giugno 1973 | |
26 | Il ranocchio smarrito 「負けるなやせ蛙」 – Makeru na yase kaeru |
26 giugno 1973 | |
27 | Il poderoso pescegatto 「ナマズ入道大暴れ」 – NAMAZU nyuudou dai abare |
3 luglio 1973 | |
28 | Che melodia! Il dolce suono del flauto 「ひびけ!愛のケロケロ笛」 – Hibike ! Ai no KEROKERO fue |
10 luglio 1973 | |
29 | Rischiare per l’amicizia 「わたせ友情のかけ橋」 – Watase yuujou no kakehashi |
17 luglio 1973 | |
30 | Arrivederci, piccolo Geronimo! 「さよならカニッ子たち」 – Sayonara KANIKKO-tachi |
24 luglio 1973 | |
31 | Non cedete alle fiamme 「炎に負けるな」 – En ni makeru na |
31 luglio 1973 | |
32 | Il re dello stagno 「小さな池の王様」 – Chiisana ike no ousama |
7 agosto 1973 | |
33 | Lo stagno si sta prosciugando 「虹の池がかわく時」 – Niji no ike ga kawaku toki |
14 agosto 1973 | |
34 | Metticela tutta, Demetan 「頑張れデメタン」 – Ganbare DEMETAN |
21 agosto 1973 | |
35 | Demetan combattente 「戦えデメタン」 – Tatakae ! DEMETAN |
28 agosto 1973 | |
36 | Il pescegatto non può essere sconfitto 「ナマズ入道に負けるな」 – NAMAZU nyuudou ni makeru na |
4 settembre 1973 | |
37 | La foresta è un inferno terribile 「恐怖の地獄ジャングル」 – Kyoufu no jigoku JANGURU |
11 settembre 1973 | |
38 | Attacco al pescegatto 「ナマズ入道をやっつけろ」 – NAMAZU nyuudou wo yattsukero |
18 settembre 1973 | |
39 | Melodia di pace 「ひびけ平和のケロケロ笛」 – Hibike heiwa no KEROKERO fue |
25 settembre 1973 |
Sigla Italiana
La sigla è stata incisa dal gruppo Le Mele Verdi nel 1980 sul singolo La banda dei ranocchi/Ippo Tommaso.
SIGLA FRANCESE
SIGLA JAPAN
TESTO SIGLA ITALIANA
Interpreti: Le Mele Verdi di Mitzi Amoroso
Testo: Mitzi Amoroso
Musica: Baracuda (Corrado Catellari)
Arrangiamenti e realizzazione: Corrado Castellari e Silvano D’Auria
Anno di incisione: 1980
Pubblicazioni:
45 giri La banda dei ranocchi / Ippo Tommaso, RCA, 1980
33 giri Il fantastico mondo dei cartoni animati, RCA, 1980
MC Il fantastico mondo dei cartoni animati, RCA, 1980
33 giri Sabato al supermercato, RCA, 1983
CD I fantastici cartoons, BGM Ricordi, 2001
CD L’allegra fattoria, BMG Ricordi, 2001
CD L’allegra fattoria, Sony BMG, 2006
Cra cra Cra cra cra…
Demetan, e le rane dello stagno Vedono, minacciato il loro regno Da un ranocchio prepotente
Demetan, ha incontrato un grande amore Demetan stringe Ranatan sul cuore
Ma quel dittatore Lo sbatte nello stagno Con disprezzo e grande sdegno Gli gracida imperioso Con mia figlia non ti sposo
Occhio all’occhio del ranocchio Occhio occhio occhio Teniamolo sott’occhio
Demetan, per sconfiggere il nemico Demetan, cerca in acqua qualche amico
Tartarughe, grandi acciughe Ranatan, con la lacrima nell’occhio Trepida, per l’intrepido ranocchio |
Sogna il suo domani Lei sogna sei girini Che saranno suoi bambini La casa nello stagno Tre locali e un grosso bagno
Occhio all’occhio del ranocchio Occhio occhio occhio Teniamolo sott’occhio
Cra cra Cra cra cra… Lalalà lalalalala Lalalà lalalalala…
Ranatan, con la banda dei ranocchi Danzerà, con le api a grandi occhi Nella Luna fatta a spicchi
Demetan e la banda dei ranocchi Poi farà delle nozze con i fiocchi
Lalalà lalalalala Lalalà lalalalala… |
La banda dei ranocchi è la prima sigla delle Mele Verdi realizzata per la casa discografica RCA nel 1980, ma soprattutto è il primo successo cantato integralmente da loro, a differenza delle precedenti glorie come Barbapapà (1975) e Woobinda (1978) incise rispettivamente insieme a Roberto Vecchioni e Riccardo Zara. Merito di questo risultato è da attribuire al formidabile sodalizio artistico che si instaurò tra Mitzi Amoroso (autrice dei testi), Corrado Castellari (autore musicale e arrangiatore), e Silvano D’Auria (responsabile artistico dell’RCA di Milano e arrangiatore); dopo La banda dei ranocchi, uscirono per la stessa etichetta discografica, e per opera degli stessi artisti, altri pezzi fortunati come Ippo Tommaso , Belfy e Lillibit , Gli gnomi delle montagne , Spazio12 (canzone vincitrice dell’Ambrogino d’Oro ’82) e Sandybell . La voce solista de La banda dei ranocchi è di Stefania Bruno; alcuni interventi vocali “Occhio all’occhio del ranocchio…” sono di Paolino, mentre il verso della rana è di Corrado. Hanno partecipato all’incisione del coro anche Maria Francesca Peroni, Annalisa Imbemba, Laura Gorni, Sara Cavaliere, Claudia Cavaliere. La sigla è stata pubblicata per la prima volta su un 45 giri che contiene anche Ippo Tommaso; il suo provino, suonato e cantato da Corrado, è stato pubblicato sul cd Al tempo delle Mele Verdi (KBL Sigletv.net, 2007). Le Mele Verdi sono state ospitate molte volte in televisione per cantare questa sigla e nel 1983 hanno realizzato anche un simpaticissimo videoclip promozionale dove ballano con dei pupazzi di rana in un bel parco di Milano. Nel testo originale depositato in SIAE compare una ‘e’ prima del verso ‘teniamolo sott’occhio’, che sembra inesistente nella versione discografica.
- Lo spettacolo è stato completamente doppiato in arabo negli anni ’80 da Agrama Films, con sede negli Stati Uniti.
- Incredibilmente i nomi della versione italiana sono quelli originali o quasi , a differenza delle altre versioni estere
Versioni in inglese
La serie è stata tradotta in lingua inglese in due diverse occasioni da Harmony Gold . Nel 1985, due lungometraggi cinematografici adattamenti, a cura dalla serie TV, sono stati prodotti da Harmony Gold. I due film, chiamati The Brave Frog e The Brave Frog’s Greatest Adventure , raccontano l’intera trama della serie in forma fortemente condensata. Rebecca Forstadt ha interpretato la voce di Pookie (Ranatan). Il primo film è uscito in videocassetta nel 1994 e in DVD nel 1999. Nel 1990, Harmony Gold ha anche tradotto i 39 episodi in inglese con il titolo “Adventures On Rainbow Pond”, con protagonista Dave Mallow. nel ruolo di Jonathan Jumper (Demetan). Ranatan è conosciuto come “Hilary Hopper” in questa versione.
Titolo alternativo:
Si tratta, senza alcun dubbio, di uno dei cartoni animati più tristi e malinconici degli ultimi 30 anni: il povero Demetan è sempre alle prese con bulli e predatori. Fortunatamente nelle sue avventure, oltre all’odio e all’invidia, incontrerà anche l’amore e l’amicizia…
Quasi una versione “anfibia” di Romeo e Giulietta nel tipico stile delle Tatsunoko Productions: triste, sadico e violento, con un’animazione dai colori accesi e personaggi dai grandi occhi. Umiliato e massacrato di botte per quasi tutta la serie, il povero ma coraggioso Demetan si saprà riscattare salvando lo stagno minacciato e sposando la figlia (Ranatan) del prepotente grande capo Gyata. I protagonisti sono tutti animali: tra questi il terribile Pesce-gatto e Zari, l’aragosta-bodyguard del capo dello stagno. Cartone atipico, perchè, dal disegno, sembrerebbe rivolto a un pubblico di bambini. Ma invece, si scopre che il protagonista (Demetan), ranocchio innamorato della bella Ranatan, subirà spesso le peggiori angherie da parte degli sgherri del padre della ranocchia (ricattato da un pesce gatto) che, a dir poco, non approva il loro amorevole rapporto. Colori piuttosto vivi, tratto pulito e piacevole e storie quasi sempre interessanti, studiate apposta per vedere il nostro verde eroe alle prese con svariati problemi e intento a salvare la pellaccia, anche solo per poter rivedere Ranatan.Non mancheranno morte violente di alcuni personaggi , in particolare quelli che ruotano intorno al protagonista
Un cartone quindi educativo, che tenta di dispensare pillole di saggezza (anche a suon di proverbi frequentemente elargiti dal vecchio dello stagno!!) che però non manca di far vedere a volte le crudeltà della vita (molti girino ad esempio muoiono durante la tempesta iniziale tra cui anche i fratellini di Demetan). A volte probabilmente un po’ smielato, soprattutto nei discorsi dei due innamorati , ma che tenta comunque di inculcare nei piccoli spettatori dei valori concernenti la famiglia e la vita sociale e vuole insegnare ad amare le arti ( a questo proposito basti pensare che Demetan suona un flauto costruitogli dal padre con una foglia, mentre Ranatan ama danzare sulle ninfee ed andare a sentire i concerti di musica classica organizzati nel regno). Trattato in modo marcato il tema della povertà e dello scontro sociale inerente,che viene qui affrontato, nonostante sia un anime destinato a ragazzini, in semplicità. Si capisce subito il disagio sociale, la disperazione di chi non ha nulla, il pianto di un ragazzino che certo non ha voluto su di sé fin da piccolo una sorte simile.
Addirittura si è usato il ranocchio, come simbolo non certo di bellezza, anzi di crudità allegorica, per far pesare ancor più al protagonista il suo disagio, e proprio da questo che nascono le basi di ciò che saranno le avventure del protagonista. Infatti i pregiudizi e le lotte di classe a cui dovrà per forza di cose combattere lo metteranno in grande difficoltà, ma lui ha un’arma che non tutti possiedono: il rispetto.
Nonostante la sua precaria condizione di vita, ha il talento enorme di non darsi mai per vinto, anzi di vincere innanzitutto la sua triste condizione grazie alla ricchezza infinita del suo cuore, che riesce a far breccia persino in una ranocchia ricchissima, lui però non darà mai peso a quest’aspetto, a lui interessa solo di essere accettato per ciò che interiormente è.
Una persona può nascere ricca o povera, bella o brutta d’aspetto, sana o con forti handicap, di pelle chiara o altri colori, ma nessuno nasce senza dignità, l’abbiamo innata nelle nostre doti, come il talento, ogni tanto tendiamo a perderla per un immediato soddisfacimento dei nostri vizi e virtù, ma messi in difficoltà è sempre il lato migliore che facciamo uscire da sempre tutti noi, perché la vita, in mezzo a tante difficoltà fa accrescere la dignità, un tesoro che non conosce ladri, una stella che non conosce cieli, ma conosce molto bene tutti noi se sappiamo usarla sempre.
L’anime ricrea alla perfezione la gerarchia sociale nipponica, con i caporioni vestiti di malvarosa, che ancora parlano come samurai al vertice di questa struttura. Il padre di Ranatan li impersona in modo perfetto. Passando poi per la stessa protagonista, sognatrice e ingenua, ma schiacciata dall’egemonia paterna, che viene tratta alla stregua di un oggetto di proprietà. Demetan dal canto suo è uno spirito libero ed è lontano dagli stereotipi occidentali dell’eroe romantico. È un eroe giapponese degli anni ’70, che alza la testa dal fango e dalle ceneri radioattive, guardando verso un futuro migliore. Demetan, infatti, non arreca altra pretesa se non quella di sentirsi trattato come tutti gli altri. Ciò ovviamente non avviene. L’intero stagno-società , che prima semplicemente lo ignorava, ora lo deplora con acrimonia, tacciandolo di uno degli pseudo-crimini più odiosi : quello di “non saper stare al proprio posto”.
Lo scenario del povero che si riscatta è un format piuttosto abusato, ma è la maestria di Tomino a rendere Demetan un personaggio credibile, che come contorno gode di una storia piacevole, una fiaba per bambini, ma che sa far riflettere gli adulti.
Ad oggi la storia di Demetan e dei suoi compagni di avventure puzza un po’ di vecchio. Eppure queste storie, proprio come certi vestiti, aspettano solo la stagione giusta per poter tornare in auge, perché il vero messaggio del nostro Demetan è tanto semplice quanto attuale : le classi sociali, quando si creano, generano bolle di sapone impenetrabili con le semplici parole, ma basta allungare un dito per farle scoppiare tutte. Demetan è questo dito.
Il disegno è allineato ai primi anni 70, ben confezionato e firmato da Tatsunoko, uno studio che all’epoca andava forte e che sarà una piccola incubatrice per autori di tutto pregio e che daranno il meglio di loro negli anni 80. Luce assente, colore piatto e scurito, come si usava allora.
BONUS : L’ultimo episodio (SPOILERRRR!)
ULTRA BONUS: le sigle japan anime anni 70 tra cui Demetan
Fight! Akaban – Ganbare! Okaasan no Anison
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